"Voi
non siete per niente simili alla mia , voi non siete ancora niente,"disse.
"Nessuno vi ha addomesticato, e voi
non
avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che
una volpe uguale a centomila
altre.
Ma ne ho fatto il mio amico ed ora è per me unica al mondo" (...)
"voi siete belle ma siete vuote" disse
ancora.
"Non si può morire per voi. Certamente un qualsiasi passante crederebbe
che la mia rosa vi rassomigli
ma
lei, lei sola è più importante di tutte voi, perchè
è lei che ho innaffiato. Perchè è lei che ho messo
sotto la
campana
di vetro. Perchè è lei che ho riparato col paravento. Perchè
su di lei ho ucciso i bruchi. Perchè è lei che
ho
ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perchè
è la mia rosa." E ritornò dalla volpe.
"Addio
"disse. "Addio" disse la volpe "Ecco il mio segreto. E' molto semplice:
non si vede bene che col cuore.
L'essenziale
è invisibile agli occhi (...). E' il tempo che tu hai perduto per
la tua rosa che ha fatto le tua rosa così
importante
(...) gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi
dimenticare. Tu diventi responsabile
per
sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."