TRATTO DA:                                                                                                  AUTORE:
Massime Spirituali                                                                                GIBRAN
                                          IL TUO PENSIERO E IL MIO

il tuo pensiero è una fortezza che nè tempesta nè folgore può scuotere.
il mio pensiero è una tenera foglia  che si piega in ogni direzione e trae piacere dla suo ondeggiare.

il tuo pensiero è un dogma antico che non ti può cambiare nè tu puoi cambiare lui.
il mio pensiero è nuovo, mi mette alla prova ed io lo metto alla prova mattino e sera.

il tuo pensiero ti spinge a persegiure la ricchezza e la fama.
il mio mi ordina di contare su me stesso.

il tuo pensiero ti instilla in cuore arroganza e superiorità.
il mio radica in me l'amore per la pace ed il desiderio di intrapendenza.

il tuo pensiero descrive leggi, corti , giudici e punizioni.
il mio spiega che quando l'uomo fa una legge, o la viola o la rispetta. se esiste una legge fondamentale, noi tutti siamo uguali di fronte ad essa. colui che disprezza gli inferiori è esso stesso inferiore.

il tuo pensiero stima chi è abile, l'artista, l'intelletuale, l'artista, il filosofo, il sacerdote.
il mio considera piuttosto chi è capace d'amare, chi dona affetto, il sincero, l'amabile , il martire.

nel tuo pensiero  ci sono i ricchi, poveri e mendicanti.
il mio pensiero sostiene che non esiste al mondo altra ricchezza che la vita; che noi tutti siamo mendicanti e non esiste benefattore se non la vita stessa.

secondo il tuo pensiero la grandezza delle nazioni risiede nella loro politica, nei partiti, nelle conferenze, nelle alleanze e nei dibattiti.
ma il mio asserisce che l'importanza delle nazioni si fonda sul loro lavoro- il lavoro nei campi, nelle vigne, al telaio, nelle concerie, nelle cave, nelle falegnamerie, negli uffici e nelle stamperie.

il mio pensiero vaga per valli remote e oscure

il  mio è il pensiero di colui che si sente perduto nel suo stesso paese, di colui che è straniero nella sua stessa patria.

tu hai il tuo pensiero ed io il mio.
 
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